venerdì 26 ottobre 2007

global local



L'idea di poter definire la differenza tra una realtà locale che fosse più vicina alla dimensione occidenale, con un livello di globalizzazione che si compone di soggetti diversi tra di loro. Una differenza racchiusa in un unico termine "multietnico", una parola che ha in sè il senso dell'essere cittadini del mondo. E' l'esempio concreto lo ritroviamo a Roma, in una scuola multietnica che fa coesistere bambini che provengono da diverse parti del mondo, che si trovano a convivere. E' l'effetto della globalizzazione; la potenzialità di unire lingue, tradizioni e stili di vita ci fa riflettere sulla possibilità di accettare l'altro, colui che proviene da mondi diversi. Non ci si ferma all'accettazione, si osserva anche la possibilità di integrazione che richiede uno sforzo da parte di tutti, oltre che una formazione. Occorre avere la percezione che, oggi più che mai, bisogna fare i conti con il mondo che ci circonda, cioè con la presenza di una realtà che dieci anni fa contava 70 mila gli studenti con cittadinanza non italiana, oggi la percentuale è del 5.6, su tutta la popolazione scolastica.

Nessun commento: